SCUDIT, SCUOLA D'ITALIANO ROMA, PRESENTA MATDID, MATERIALI DIDATTICI DI ITALIANO PER STRANIERI
A CURA DI ROBERTO TARTAGLIONE E GIULIA GRASSI


 

Materiale: n. 135_link  -  Data: 23.01.2005  - autore: Giulia Grassi

VENERE E CUPIDO DI
RIDOLFO DEL GHIRLANDAIO
Una Venere col grembiule
 
 
Torna alla lettura principale: Vietato vietare: mutande pazze  


I materiali di Matdid sono scaricabili liberamente come supporto per lezioni di italiano. Ne è vietata la pubblicazione su carta o in formato digitale salvo autorizzazione.

Matdid dal 2015 a oggi

Matdid dal 2011 al 2015

Matdid dal 2007 al 2010

Matdid dal 1999 al 2006


 


 

 

Nella Galleria Colonna a Roma c'è un quadro con Venere e Cupido dipinto nel 1565 da Michele di Ridolfo del Ghirlandaio (figlio del più celebre Domenico Ghirlandaio).
Fino al 2000 chi visitava la Galleria raramente si soffermava su questa opera, dove una Venere cicciona era goffamente avvolta in una tunichetta a righe scolorita: una domestica, più che una dea. Il restauro di cinque anni fa ha giustamente eliminato quei vestiti, che erano stati aggiunti nel 1840, e Venere è tornata ad essere la dea della bellezza e dell'amore. 
Il quadro è bellissimo anche perché Ridolfo aveva preso a modello un disegno fatto da Michelangelo intorno al 1533, disegno oggi perduto ma che aveva ispirato anche altri artisti, come ad esempio Pontormo. Nel disegno di Michelangelo come nei quadri derivati da esso Venere era, naturalmente, nuda; ma nell'Ottocento la dea è stata spesso coperta da tuniche e veli perché il suo nudo era considerato troppo sensuale e provocante. 
  
Il restauro ha riportato Venere alla sua nudità originaria. Sappiamo che nel Cinquecento la dea creata da Michelangelo era considerata un esempio di bellezza femminile ideale, anche se ai nostri occhi può non sembrarlo: è muscolosa, con i seni piccoli (niente silicone), le cosce carnose e i fianchi larghi (alla faccia delle top model taglia 40). Il restauro ha anche ridato vita ai colori, accesi e raffinati, che aggiungono fascino a questo nudo tentatore. Ti credo che l'hanno censurato...