SCUDIT, SCUOLA D'ITALIANO ROMA,
PRESENTA MATDID, MATERIALI DIDATTICI DI ITALIANO PER STRANIERI |
Materiale:
n. 324 -
Data: 01.09.2019 -
Livello: intermedio 2
(B2) autore: Anastasia Kananovich RIDI PAGLIACCIO!
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Parlando dei dischi
d’oro o di platino, pensiamo di solito ai cantanti pop o rock, oppure ai
rapper. Ma il primo disco ad essere venduto in più di un milione di
copie conteneva la registrazione di… un’aria d’opera!
È
ufficiale ed è documentato sul
Guinness dei primati (The Guinness Book of Records): nell’anno
1902 Enrico Caruso ha registrato un’aria che ha avuto un successo
colossale, in particolare successo commerciale. Si tratta dell’aria Vesti la Giubba (conosciuta anche come Ridi, pagliaccio) dall’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. L’opera racconta la storia di un teatro ambulante: il padrone del teatro, Canio, che interpreta il ruolo del pagliaccio (clown), scopre l’infedeltà di sua moglie, Nedda, e la uccide. Si dice che la trama sia basata su una storia vera che Leoncavallo aveva sentito raccontare da suo padre che era un giudice. Nell’opera Canio canta Vesti la Giubba quando, subito dopo aver scoperto l’infedeltà della moglie, deve comunque salire sul palcoscenico, recitare il suo ruolo e far ridere il pubblico. Diventata una delle più famose arie d’opera in assoluto, Vesti la Giubba è stata interpretata da moltissimi cantanti, e non solo lirici (se l’opera non fa per voi, potete ascolatare la versione di Mina). L’aria di Canio è stata poi citata nelle canzoni (It’s a Hard Life dei Queen), nei cartoni animati (puntata The Italian Bob di The Simpsons, puntata Dorogaya Peredacha di Masha e Orso) e pure nelle pubblicità (Rice Krispies, Coca Cola). I più curiosi troveranno tutti questi video su YouTube. Ma questa aria ha un’altra caratteristica importante: la lingua. Pur essendo scritto nel 1892, il testo si capisce anche oggi abbastanza facilmente. Provate a leggerlo: Recitar! Mentre preso dal delirio, non so più quel che dico, e quel che faccio! Eppur è d'uopo, sforzati! Bah! Sei tu forse un uom? Tu se' Pagliaccio! Vesti la giubba e la faccia infarina. La gente paga, e rider vuole qua. E se Arlecchin t'invola Colombina, ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà! Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor, Ah! Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto! Ridi del duol, che t'avvelena il cor! Almeno l’idea generale è chiara, no? Ora vediamo il testo più in dettaglio: |
Testo | Commenti | Canzoni più moderne che usano lo stesso vocabolario o le stesse strutture lessicali/grammaticali |
Recitar! Mentre preso dal delirio, | recitar invece che recitare – la ‘perdita’ della vocale finale in particolare dopo L, R, N serve a scopi ritmici: si usa nei testi poetici ma anche nelle frasi ordinarie come ‘mal di testa’ (invece che male di testa), ‘far ridere’ (invece che fare ridere), qualcun altro ecc. |
Non esiste l’amor, è soltanto una favola
(Non esiste l’amor di Adriano Celentano) Fammi andar via, liberami (Fammi andar via di Claudio Baglioni) |
non so più quel che dico, e quel che faccio!
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"Non dar retta alla gente, non sa quello che dice" (In viaggio di Fiorella Mannoia) | |
Eppur è d'uopo, sforzati! |
eppur =
eppure è d'uopo = è necessario |
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Bah! Sei tu forse un uom? |
Bah! = esclamazione di perplessità, spregio o rassegnazione (usatissima anche nella lingua moderna) (per altre interiezioni – vedete l’esercizio sulle interiezioni in fondo alla pagina Matdid: www.scudit.net/mdwestern.htm) uom = uomo
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Tu se' Pagliaccio! |
se'
= sei pagliaccio = clown (pagliaccio viene da paglia in riferimento all’abito, al tessuto non elaborato) |
"Per lui ero solo un pagliaccio"
(Sei bellissima, di Loredana Berté) Pagliaccio Azzurro di Anna Oxa |
Vesti la giubba e la faccia infarina. |
giubba
= vestito; la parola 'moderna' con la stessa radice –
giubbotto infarinare = mettere farina (immaginate il trucco di un clown che ha la faccia tutta bianca) |
Giubbe rosse di Franco Battiato |
La gente paga, e rider vuole qua. |
(La gente paga e vuole ridere qua) rider = ridere |
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E se Arlecchin t'invola Colombina, |
Arlecchin = Arlecchino Arlecchino e Colombina sono maschere della Commedia dell'Arte
(vedete
la lettura
A
Carnevale ogni scherzo vale
in Matdid:
www.scudit.net/mdmaschere.htm) |
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ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà! | ognun = ognuno | “Balliamo sul mondo… là sotto qualcuno applaudirà” (Balliamo sul mondo di Ligabue) |
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto, |
tramutare
=
trasformare lazzo = nella commedia dell’arte, una breve scena di pantomima, spesso comica |
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in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor, Ah! |
(Tramuta il singhiozzo e il dolore in una smorfia) smorfia = un cambiamento della faccia per rendere un'emozione (parola usata anche nella lingua moderna) singhiozzo = uno spasmo che viene dopo un pianto o un riso forte, dopo un pranzo abbondante o anche dopo aver bevuto troppo. dolor = dolore |
“…quando fai le tue smorfie nel bagno…” (Aria pura di Al Bano e Romina Power)
Singhiozzo di Negramaro |
sul tuo amore infranto! | infranto, da infrangere = spezzare, rompere in pezzi | "E' solo per infrangerle che creiamo le regole" (Se mi ami davvero di MinaCelentano) |
Ridi del duol, che t'avvelena il cor! |
duol, duolo
= dolore cor = cuore |
L’avvelenata di Francesco Guccini |
ESERCIZIO 1
Eppur è d'uopo, sforzati! -
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ESERCIZIO 2
1 Un cantante d’opera si chiama cantante
______________.
ESERCIZIO 3
1 Ho deciso di portare ___ mia madre al
teatro. Vedere anche Quando lo zio perde l’articolo in Grammatica Caffè: https://www.almaedizioni.it/it/almatv/grammatica-caffe/quando-lo-zio-perde-larticolo/
ESERCIZIO 4
Vedere anche Uso del gerundio in Grammatica caffè: https://www.almaedizioni.it/it/almatv/grammatica-caffe/uso-del-gerundio/
ESERCIZIO 5
1 La bambina ha riso così tanto che ha
avuto il singhiozzo.
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ESERCIZIO 6
1 Provate
______ ascoltare i testi delle opere:
non sono sempre difficilissimi come sembrano. |
Esercizio 1
Esercizio 2
Esercizio 3
Esercizio 4
Esercizio 5
Esercizio 6
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