Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 

ONOREVOLI STUPEFATTI
  

Predicare bene e razzolare male: i parlamentari e la droga
Link: Maria Maria, canzone degli Articolo 31; Mea culpa, dichiarazioni dei politici; Sniffate mitiche: gli onorevoli italiani come l'oracolo di Delfi?

Livello elementare 2


  
Qualche anno fa il Ministro della Sanità Umberto Veronesi lo aveva detto: almeno metà degli insegnanti di scuola italiani ha almeno una volta fumato uno spinello. Figuriamoci gli studenti!
Nelle scuole superiori italiane il fumo è certamente diffusissimo: e quando parliamo di fumo non intendiamo solo quello delle sigarette. E un anno fa il Governo di centro-destra ha fatto una legge molto dura contro la droga.
Nessuna distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti, da 6 a 20 anni di prigione per chi «coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa, consegna» droga, punizioni molto severe anche per i consumatori: sospensione della patente, del passaporto e del permesso di soggiorno e anche condanne a rientrare a casa a una certa ora o il divieto di non abbandonare il Comune di residenza.
 


 
Alcuni umoristi di una famosa trasmissione televisiva italiana (Le Iene) hanno fatto il test drug wipe a cinquanta deputati del Parlamento Italiano. Naturalmente i deputati non ne sapevano niente.
Il test drug wipe mostra se una persona nelle ultime 24 ore ha preso sostanze stupefacenti (e cioè se ha fumato hashish o marijuana oppure se ha sniffato cocaina).
 
Risultati sorprendenti (o forse non tanto): un deputato su tre fa uso di droga.
 
Inchieste simili sono state fatte anche in altre nazioni: in Gran Bretagna i giornalisti del Sunday Times hanno dimostrato che a Westminster la cocaina non è certo sconosciuta. E il  network tv Sat1 ha fatto analisi  in 22 toilette del Bundestang tedesco: anche lì tracce di polvere bianca ci sono.

Le reazioni dei nostri politici sono state ancora più... stupefacenti.
 
In molti ammettono di avere fumato droghe leggere, ma tutti "occasionalmente" (Vedi dichiarazioni di
mea culpa).

Ma la più buffa è la dichiarazione di Alessandra Mussolini: "Vogliamo sapere chi tra i rappresentanti del popolo usa droga, come e da chi la compra, ma soprattutto se la vende: ci manca solo l'onorevole 'pusher'!".

A noi viene da pensare: cara Onorevole Mussolini, in Parlamento ci sono persone condannate per corruzione, altre per evasione fiscale, altre addirittura per mafia! Non pensa che quelli che si drogano forse sono i più innocui?
 

 
Lo ammettiamo: ci scandalizza poco che un deputato fumi hashish. Ma ci scandalizza molto che un deputato creda che Guantanamo è in Brasile o che il Darfur sia un supermercato (e non stiamo scherzando, l'hanno detto).

Guardate questo pezzetto della trasmissione televisiva "Le Iene" in cui alcuni senatori sono interrogati in storia.
 
Magari un po' di cocaina, in certi casi, aiuterebbe..