Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Giulia Grassi e Roberto Tartaglione   

 

POLITICA E SCARAMANZIA

  
 
Come "fanno le corna" i politici italiani: i casi più interessanti.
  
 

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I politici italiani fotografati mentre "fanno le corna" non sono stati pochi negli ultimi anni: qualcuno è stato sorpreso da un fotografo curioso mentre faceva le corna di nascosto, mentre altri le hanno fatte in modo evidente, con un pizzico di sfida o di ironia. Tra i vari casi ne ricordiamo tre, scelti per il valore unico di ognuno di essi e per come aiutano a capire la personalità di chi fa il gesto. 
 
 

Corna superstiziose

Le prime, storiche, corna politiche risalgono al 1975 e si devono a Giovanni Leone, che era Presidente della Repubblica. 
In quell'anno a Napoli, città d'origine di Leone, c'era una grave epidemia di colera, e così quando il Presidente è andato in visita a Pisa, studenti contestatori gli hanno augurato di fare la stessa fine dei suoi concittadini. Ma Leone, da bravo napoletano, ha reagito contro gli iettatori facendo le corna addirittura con tutte e due le mani; anzi, possiamo immaginare che ha accompagnato questo gesto mormorando, dentro di sé, "Tie', tie'" (cioè "Tieni, tieni", come a ributtare indietro l'augurio di cattiva sorte).
 
 

Corna simpatiche

Era l'anno 1997 e Carlo Azelio Ciampi, oggi Presidente della Repubblica, era Ministro del Tesoro nel Governo di centro-sinistra presieduto da Romano Prodi. 
L'Italia stava facendo enormi sforzi, e sacrifici, per avere i conti pubblici in ordine e fare parte delle nazioni  che dovevano adottare, nel 2002, la moneta unica (Euro). L'Italia è riuscita a raggiungere questo obiettivo, ma erano molti quelli che allora non ci credevano o, addirittura, speravano in un fallimento. Contro
tutti questi iettatori, le simpatiche corna anti-malaugurio di Ciampi.
 
 

Corna di Berlusconi

«Stavo solo scherzando. È una riunione informale, serve a conoscersi, a creare rapporti direi affettuosi. È proprio questo il modo in cui si porta avanti una riunione così...».
Con queste parole il Presidente del Consiglio, e Ministro degli Esteri ad interim, Silvio Berlusconi ha spiegato ai giornalisti le corna  fatte dietro la testa del Ministro degli Esteri spagnolo Piquè durante la foto di gruppo alla fine del vertice di Caceres. Fatte, sembra, per far ridere un gruppetto di scout. 8 febbraio 2002, una data storica: alla vecchia politica astratta delle parole si è definitivamente sostituita la nuova politica del fare...le corna.