Interiezione significa (più o meno)
"esclamazione": si tratta di una parolina che esprime un sentimento,
uno stato d'animo, un po' come fanno le emoji nei messaggi chat.
Per esempio:

Gli italiani nella lingua parlata usano
spessissimo le interiezioni. Ma anche nella lingua scritta non è
raro trovarne e non solo in testi contemporanei. Solo per fare
qualche esempio:
Ahi
serva Italia, di dolore ostello
Dante Alighieri,
Divina Commedia, Canto VI del Purgatorio
Ahimè, non cogliete quei fiori
(Ippolito Nievo, Le confessioni di un Italiano 1858-1867)
"Capite
eh?"
(Carlo Collodi,
Pinocchio, 1883)
"Oh
Giulio mio, bambino mio"
(Edmondo de Amicis, Cuore, 1886)
Mah!
C'è chi comprende e chi non comprende caro signore. Sta molto peggio
chi comprende
(Luigi
Pirandello, Il fu Mattia
Pascal 1904)
Ma
Medardo ha sentito i passi e s’alza e grida: -
Ehi,
chi è là?
(Italo Calvino, Il Visconte dimezzato, 1951)
" Boh"
(titolo di un romanzo di Alberto Moravia, 1976)
Le interiezioni più frequenti
Vediamo prima di tutto le interiezioni più diffuse... e più
"italiane". Sono le 5 vocali che, scritte con una H e pronunciate
con una determinata intonazione, possono esprimere tantissimi
sentimenti diversi:
AH! EH!
IH! OH! UH!
AH! - improvvisa sorpresa
o
meraviglia, disappunto: in particolare presa di coscienza di una cosa che non si
sapeva: quel vecchio compagno di scuola è diventato generale dei
Carabinieri. Ah! Non me lo aspettavo!
Ma con tono diverso anche dolore (ah, che male!!!), delusione
(ah, che disastro!) ecc.
Ripetuta più volte è una risata aperta (ahahah!)
EH! - La più diffusa interiezione italiana: a seconda
dell'intonazione può esprimere decine di "emozioni" differenti.
Ripetuta due volte rappresenta una risata con orgoglio, soddisfazione,
compiacimento o genericamente ironia: Hai trovato i soldi per comprare
quell'appartamento? Eheh, trovo sempre una soluzione io!
Qualche esempio di significato diverso a seconda dell'intonazione:
Eh, cosa possiamo fare
contro il destino? (rassegnazione)
Non bere se devi guidare, eh? (esortazione)
Eh? Puoi ripetere? Non ho capito! (non comprensione)
Sono stato bravo, eh? (richiesta di conferma)
Eh… solo noi di Roma possiamo capire cos'è il traffico!
(riflessione)
“Ti va un caffè?” “Eh! Volentieri sì” (perché no?)
IH! - Usata spesso in forma ripetuta (ihihih) per
indicare una risata a denti stretti, una risata un po' perfida.
Uno di noi due doveva perdere: e ha perso lui ihihih.
In generale può esprimere anche un sentimento di fastidio e di
raccapriccio: se sentiamo un rumore che disturba fortemente il
nostro orecchio (un'unghia su una lavagna) possiamo dire
"Ihhh basta! Insopportabile questo rumore!
OH! - Meraviglia per qualcosa che lascia a bocca aperta (oh,
che meraviglia!). Ma con altre intonazioni, con pronuncia secca,
può significare anche conclusione di un discorso, la decisione
di chiudere con una certa questione (faremo come dico io, oh!).
UH! - Meraviglia, per una cosa bella ma anche per una cosa
brutta. A seconda del tono può anche indicare fastidio o disgusto. Un amico si è rotto la gamba: Uh! come mi dispiace!
Per
sentire pronuncia e intonazione corretta delle interiezioni
vocaliche,
clicca qui sotto
Altre interiezioni
frequenti
Vediamo ora le interiezioni più tipiche
dell'italiano e non sempre comprensibili da parte di un ascoltatore
straniero:
AHI! - Dolore improvviso e acuto.
AHIMÉ! - Usato specialmente nella lingua scritta esprime dolore intimo, profondo.
BAH! - Incredibile! Sono spiacevolmente sorpreso, ma non ci
posso fare niente. Un pizzico di disprezzo.
BE' / BEH - Viene da "bene" e ha molti significati a seconda
dell'intonazione.
BLAH - Disgusto (ma anche simpatica linguaccia).
BOH! - Non lo so. E nemmeno mi interessa saperlo.
EHI! - Per richiamare l'attenzione di qualcuno.
EHM (EHM EHM) - Finto colpo di tosse per manifestare un certo
imbarazzo.
GNAM! - Il suono che si fa mangiando qualcosa con gusto.
Significa "lo mangerei".
GRR! - Il verso di un animale feroce. Significa "sono
arrabbiato".
HMM! - Sto riflettendo, sto pensando, ho qualche dubbio.
MAH! - Non lo so.
OHI (OHI OHI!) - Un dolore fisso, tipo mal di schiena
alzandosi dal letto la mattina.
OPS! - Imbarzzo per una gaffe, per qualcosa che ho fatto o
detto al momento sbagliato.
PSS! - Per richiamare l'attenzione di qualcuno, specialmente
di un animale.
PUAH! - Che schifo!
RON RON! - Dormire.
SCIÓ! - Vai via! (con animali è normale, con bambini tollerabile
con adulti è scherzosamente brutale).
SHHH! - Silenzio!!!
TO' / TOH! - Incredibile sorpresa. Di solito l'interiezione è
accompagnata dal gesto di darsi un piccolo schiaffo sulla fronte.
UFF / UFFA! - Che noia! Che stanchezza!
UHM = HMM - Sto riflettendo, sto pensando, ho qualche dubbio.

Interiezioni "internazionali"
Molte interiezioni e molti "suoni onomatopeici" sono entrati
nell'italiano scritto e anche nel parlato attraverso attraverso la
loro grande diffusione nei giornali a fumetti. Si tratta spesso di
suoni ereditati dalla lingua inglese. Fra questi:
BANG! - colpo di pistola.
BRR! - Che freddo!
CLAP-CLAP! - Applauso.
CLICK! - Scatto di macchina fotografica.
CRACK! - Rumore secco, tipo ramo che si spezza.
CRASH! - Rumore per un impatto tipo incidente di macchina
DRIIIN! - Squillo di telefono o sveglia.
GULP! - Sorpresa per cosa assolutamente inaspettata.
SGRUNT! - Borbottare, essere arrabbiato.
SIGH! - Piangere.
SLAM! - Porta che sbatte.
SLURP! - Leccare qualcosa, un gelato per esempio, o anche
leccarsi i baffi gustando o pregustando qualcosa di buono da
mangiare.
SMACK! - Bacio.
SNIFF! - Odorare.
SOB! - Manifesta sconforto delusione, dispiacere.
SPLASH! - Tuffo in acqua.
WOW! - Grande apprezzamento.
Interiezioni
improprie e
locuzioni esclamative
Hanno funzione di interiezioni alcune singole parole o alcune locuzioni che
non sono semplici "suoni" ma parole vere e proprie (aggettivi,
avverbi, verbi o sostantivi) che sono usati come vere esclamazioni e
da sole possono costituire tutta una frase. Per esempio:
basta! -
Basta! Oggi ho troppo!
bene!
-
Tutto è chiaro? Bene! Passiamo a un altro argomento!
bis!
-
Che bella canzone! Bravo! Bis!
bravo!
-
Che bella canzone! Bravo! Bis!
complimenti!
-
Hai fatto uno splendido lavoro. Complimenti!
coraggio!
- So
che in questo periodo hai grossi problemi: coraggio!
dai!
- La
strada è ancora lun. Dai! Cammina!
evviva!
- Da
domani cominciano le vacanze! Evviva! Finalmente si parte!
oddio!
-
Sono già le 11? Oddio! Devo correre a casa!
ok!
- Ci vediamo domani alle tre? Ok. Per me va bene.
peccato!
-
Non puoi venire alla festa? Peccato! Sono sicuro che ti saresti
divertito.
zitto!
- Se
parli durante il film io non capisco più niente! Zitto!
al diavolo! - Si è rotta la macchina?
Al diavolo! Prenderò un taxi.
d'accordo
- Vieni da me domai pomeriggio? D'accordo. Ti aspetto.
dio mio! - La sua casa è crollata per il terremoto? Dio mio!
Dove andrà ad abitare adesso?
e vai! / evvai! - Hai superato anche l'ultimo esame? Evvai!
Fra poco sarai laureato!
guai a te! - Guai a te! Se ti sento ripetere queste cose
finisce male!
ma dai! - Ma dai, non essere così pessimista! Vedrai che
andrà tutto bene!
mamma mia! - Se parli male della Roma... mamma mia! Lui
diventa una iena!
ma va'! - Ha tinto di biondo i capelli? Ma va'! Non ci credo
neanche se lo vedo.
per amor di dio! - Andare al cinema per vedere un colossal
americano? Per amor di dio, no!
per carità! - Andare al cinema per vedere un colossal
americano? Per carità, no!
povero me! - Tutti in vacanza e io al lavoro... povero me!
Fra queste interiezioni improprie ci sono poi
molte parolacce e termini volgari che sono frequenti nell'italiano
parlato informale. Non faremo qui la lista, ma per il vocabolo di
questo tipo più frequente in italiano rimandiamo al testo in Matdid
La parolaccia n. 1 in italiano
Una
interiezione che...
non si può scrivere
In italiano c'è una bella interiezione che si
manifesta con un suono compreso fra O chiusa ed E chiusa. Significa
"certo!", "eccome!", "come no?", "più di quello che pensi!".
Si usa quasi sempre in modo ironico per dire "esattamente il
contrario".
Facciamo qualche esempio: per comodità esprimeremo quel suono con
un grafema, cioè una lettera, che nell'alfabeto italiano non esiste ( œh)
«Ma è vero che sei diventato
ricco?»
«œh!»
=
letteralmente: Sì, tantissimo, più ricco di quello che
credi!
senso reale: Ma figurati! Sono più povero di prima!!!
«Sai
ballare il tango?"»
«œh!»
= letteralmente: Come no? Ballo
benissimo, meglio di un ballerino argentino!
senso reale: Io? Sono una catastrofe, ballo come una
scimmia!
«Mussolini
ha fatto anche cose buone, non trovi?»
«œh!»
= letteralmente: Certo, lo sanno
tutti, naturalmente, è chiaro!
senso reale: Ma neanche una!
Ha distrutto l'Italia e il suo governo è stato una catastrofe!
Visto che in
questo suono è importante pronuncia e intonazione, lo illustriamo
qui con un breve audio/video in cui lo scriveremo sempre con la
lettera
œh
Per
sentire pronuncia e intonazione corretta di questa strana
interiezione che non i può scrivere,
clicca qui sotto
Onomatopee
e versi degli animali
Molte interiezioni, abbiamo detto, si
manifestano con suoni che hanno valore onomatopeico: corrispondono
cioè a qualche suono della realtà fisica. Con qualche esempio:
BIP - Suono di un apparecchio
elettronico
CIUF CIUF - Il rumore di una vecchia locomotiva del treno.
DIN DON - Il suono di una campana.
ETCIUM! - Uno starnuto.
GLU GLU - Il suono che si sente se una persona beve un po'
"rumorosamente".
PATAPUNFETE! - Il rumore che fa un bambino quando cade per
terra (familiare-scherzoso).
PATATRAC! - Un crollo rovinoso, anche in senso figurato (un
crollo economico)
TIC TAC - I battiti di un orologio che conta i secondi.
TOC TOC - Bussare a una porta.
ZIG ZAG - Un percorso non rettilineo, continuamente a destra
e sinistra
Fra i suoni onomatopeici più frequenti in
italiano troviamo i versi degli animali. Naturalmente in ogni lingua
i versi degli animali possono essere interpretati in modo diverso:
se per un gatto il suono "Miao" può essere facilmente riconosciuto
in tante lingue diverse, non è detto che un cane che fa "bau bau" i
una gallina che fa "coccodè" sia altrettanto riconoscibile.

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