Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Giulia Grassi e Roberto Tartaglione

 

NOTE SULLA NOSTRA INTERPRETAZIONE DELLA TEMPESTA
 
 

Note dedicate a quelli che credono alle storie di Dan Brown
 
 

TORNA ALLA LETTURA


 
Non abbiamo resistito...
Non si fa altro che parlare del Codice da Vinci di Dan Brown, o come di un libro geniale o come di un'autentica "patacca".
Così, anche confortati dall'inarrivabile Umberto Eco e dal suo delizioso saggio proprio sul libro in questione (apparso l'11 dicembre 2005 sull' Almanacco dei Libri del quotidiano "La Repubblica"), abbiamo deciso di giocare un po'.
Abbiamo scelto un quadro di interpretazione controversa, La Tempesta di Giorgione, ed abbiamo imbastito una storiella verosimile partendo dagli elementi rappresentati sulla tela.

Certo, Nostradamus non è proprio contemporaneo di Giorgione... ma il fatto che sia nato nel 1503, proprio quando La Tempesta veniva dipinta, avrà pure un senso, no? E chi ama il mistero non sottilizza sulle date.
Sappiamo anche che la prima pietra della attuale Basilica di San Pietro in Vaticano è stata posta solo nel 1506 e che all'epoca di Giorgione la costruzione era stata appena cominciata (si veda in MatDid Da Caligola a San Pietro). Ma se Giorgione era esperto in pratiche alchemiche e profetiche, tutto è possibile no?  E poi quella cupola che si intravede nel quadro è stata una vera tentazione... e  con Photoshop ce la caviamo  benino.

Sappiamo anche che il Priorato di Sion è un ordine fondato nel 1956: ma qui le "argomentazioni" circostanziate di Dan Brown sull'argomento sono state preziose per collegare Giorgione a Leonardo, collegamento che, di questi tempi, non fa mai male.
Tanto più che Leonardo era sicuramente contemporaneo del pittore, ed è stato pure a Venezia, nell'anno 1500. Ma solo per tre mesi. I due si saranno conosciuti? C'è chi lo nega, c'è chi lo sostiene: anche su questo le pagine stampate si sono sprecate. 
Che c'entra con La Tempesta? Niente. Ma del resto, nemmeno Maria Maddalena c'entra con il L'Ultima Cena leonardesca. (A proposito, per qualche dettaglio sugli svarioni di Dan Brown, ben più grossi dei nostri, potete dare un'occhiata
qui)
 
Quanto ai numeri del pontificato del veneto papa Luciani, agli anagrammi, alla Grande Madre-Ishtar-Venere,  ai lanzichenecchi mercenari, alle citazioni di maghi e profeti ... è tutta roba vera.
Il "montaggio", invece, è un tantino forzato dalla nostra fantasia.

Insomma, l'avrete capito: noi ci siamo divertiti come matti!