Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 

 
MA QUANTO
SIAMO CREATIVI!
  

Creazionisti ed evoluzionisti, un dibattito importato dagli Stati Uniti. Con note linguistiche sulle frasi ipotetiche.

La creazione rappresentata: La "Cupoletta della Genesi" in San Marco a Venezia  
 

Livello intermedio 2


 
Se non bastassero le questioni nazionali di rapporto fra religione e politica, se non bastassero i dibattiti fra cattolici e laici su aborto, divorzio, coppie di fatto, matrimoni gay, eutanasia, sperimentazione sulle cellule staminali ecc., adesso arrivano anche gli Stati Uniti a regalarci problemi di cui avremmo fatto volentieri a meno!
 
In passato, quando da bambini andavamo a scuola, nell'ora di religione studiavamo che Dio ha creato il mondo in sei giorni e che il settimo si è riposato. E a noi stava benissimo così.
Poi nell'ora di scienze studiavamo che un certo Darwin ha proposto la teoria dell'evoluzionismo: l'uomo deriva dalla scimmia. E a noi stava benissimo così.

I più pignoli (i primi della classe) si domandavano però se fosse possibile conciliare le due cose. 
Ma anche un bravo parroco di campagna sapeva rispondere: il creazionismo non esclude l'evoluzionismo. Il momento in cui la scimmia diventa uomo, il momento in cui prende un'anima, quello è il momento del "soffio divino". Se ci credi ci credi, se non ci credi non ci credi. E a noi stava benissimo così.

Ma adesso (sì sì, su influsso statunitense) la questione si complica. Sono arrivati i sostenitori del "Disegno Intelligente", quelli che dicono che Darwin lascia troppo spazio al caso.

Se l'evoluzione dipendesse dal caso, dicono loro, come potrebbe il mondo essere così complesso e meraviglioso?
Se fosse vero che l'uomo è conseguenza di un occasionale e casuale minestrone di cellule, che senso avrebbe allora la nostra morale e il nostro rispetto sacrale per la vita?
E soprattutto, se il creazionismo fosse anche solo una teoria, perché non insegnarlo a scuola nell'ora di scienze come alternativa all'evoluzionismo?
  
Noi naturalmente non abbiamo né la competenza teologica né quella scientifica  per sostenere l'una o l'altra tesi. Ma siamo d'accordo con chi ha detto "se la storia del mondo è frutto di un disegno intelligente... be', non si trattava certo di una grande intelligenza!".
 

CASO O DISEGNO INTELLIGENTE?

In italiano diciamo cuore con la o aperta e amore con la o chiusa. E pronunciare in modo diverso sarebbe certamente un errore di fonetica.
Nonostante questo, in poesia, e anche nelle più banali canzonette, la rima più frequente è proprio la rima cuore-amore. Come mai?
Il fatto è che la poesia italiana nasce in Sicilia, fra il 1200 e il 1250. Nel siciliano di quegli anni, ma ancora oggi, le vocali non sono 7 come in italiano (a, e aperta, e chiusa, i, o aperta, o chiusa, u) ma solo cinque (a, e aperta, i, o aperta, u). Quindi cuore e amore rimavano comodamente perché in siciliano si pronunciavano tutt'e due con la o aperta.
Poi nel 1250 Federico II, l'imperatore che aveva voluto la nascita della poesia siciliana, muore (si dice per un mal di pancia violentissimo).
Lui muore e il suo regno va in crisi, portandosi nella crisi anche la poesia.
Intanto la Toscana diventa ricca e importante. E cominciano a scrivere poesie anche lì. Per prima cosa i toscani traducono in toscano le poesie siciliane. Si trovano così anche loro a fare rimare cuore con amore anche se in toscano la pronuncia è diversa.
Insomma... tutta colpa di un mal di pancia se non parliamo tutti siciliano!

Una nota linguistica su una frase introdotta da un "se" non ipotetico

 
La lettura qui sopra comincia con un se + congiuntivo imperfetto: 

- Se non bastassero le questioni nazionali di rapporto fra religione e politica ... adesso arrivano anche gli Stati Uniti a regalarci problemi di cui avremmo fatto volentieri a meno!

Attenzione: qui non si tratta di una frase ipotetica! In realtà quel "se" non introduce una ipotesi ma è solo una abbreviazione della formula "come se non". Il senso generale della frase è fortemente esclamativo ed è una costruzione usata in espressioni di questo tipo:

- Se non bastassero tutti i problemi economici che ho, anche la salute adesso non va più bene!
 
- Se non fossi stato punito abbastanza per il mio errore, adesso anche tu
mi vuoi fare una predica!

Insomma bisogna stare attenti in italiano a distinguere fra i vari "se". In questa stessa lettura c'è un "se che introduce una frase interrogativa indiretta:

-  i primi della classe si domandavano se fosse possibile conciliare le due cose.

Ecco: questo "se" è seguito da un congiuntivo imperfetto come in una fase ipotetica, ma questo congiuntivo dipende invece dal fatto che siamo in una interrogativa indiretta. 
Questo significa che la domanda, in forma diretta doveva essere questa:

- i primi della classe si domandavano: "è possibile conciliare le due cose?"

Nello stesso tempo, nel caso la formula diretta fosse stata diversa, e cioè:

-  i primi della classe si domandavano: "sarebbe possibile conciliare le due cose?"

allora anche nell'interrogativa indiretta avremmo dovuto mantenere il condizionale:

 -  i primi della classe si domandavano se sarebbe stato possibile conciliare le due cose.

 
Una nota linguistica sulla frase interrogativa impersonale conseguenza di una ipotesi


Sempre nella lettura qui sopra troviamo anche questa espressione:

- Se il creazionismo fosse anche solo una teoria, perché non insegnarlo a scuola nell'ora di scienze?
 
Questa formula ipotetica è piuttosto frequente: consiste in una ipotesi (frase introdotta da se + indicativo o congiuntivo) seguita da una frase interrogativa - con un forte valore consecutivo, segnalato spesso dalla presenza di un "allora" - in cui il verbo è all'infinito e ha valore impersonale.
 
In pratica, con altri esempi:
 
- Se non abbiamo speranze di vincere, (allora) perché continuare a lottare?
- Se fosse vero che l'unica cosa importante è il denaro, perché non rapinare una banca?
- Se in agosto dovessimo lavorare, allora quando partire?
- Se il computer non dovesse funzionare, come continuare il nostro lavoro?
 

    
 
Altre note sulle frasi ipotetiche ed esercizi in
 
http://www.scudit.net/mdgrillo_ese.htm