Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
 

GIUSEPPE VERDI,
MUSICA E NON SOLO

 
Una lettera originale scritta da Verdi
Note di fonetica ed esercizi con SOLUZIONE
Repertorio di immagini
 

Livello intermedio 3


  
La "prima" dell'Aida si svolse al Cairo il 24 dicembre 1871. Verdi non ci andò, delegando la direzione dell'orchestra al celebre direttore Bottesini.
Il Viceré d'Egitto si attivò per rendere il fatto un evento mediatico (come si direbbe oggi), invitando anche molti critici musicali, tra cui Filippo Filippi di "La Perseveranza" di Milano. Questo critico comunicò a Verdi la notizia e gli offrì  la propria disponibilità a fargli da osservatore.
Ma la risposta, per lettera, non fu quella che si aspettava; tutt'altro!
 

"Le sembrerà strano, ben strano, quanto sto per dirle, ma perdoni se non posso tacerle tutte le impressioni dell'animo mio. Ella al Cairo? È questa una delle più potenti réclames che si potessero immaginare per l'Aida! A me pare che l'arte in questo modo non sia più arte, ma un mestiere, una partita di piacere, una caccia...
Il sentimento che io ne provo è quello del disgusto, dell'umiliazione! Io rammento sempre con gioia i miei primi tempi in cui quasi senza un amico, senza che alcuno parlasse di me, senza preparativi, senza influenza di sorta io mi presentavo al pubblico colle mie opere pronto a riceverne le fucilate, e felicissimo se poteva riuscire a destare qualche impressione favorevole. 
Ora, quale apparato per un'opera?... Giornalisti, artisti, coristi, direttori, professori etc. etc., tutti devono portare la loro pietra all'edificio della réclame, a formare così una cornice di piccole miserie che non aggiungono nulla al merito dell'opera. Ciò è deplorabile: profondamente deplorabile!!
"


Giuseppe Verdi in una foto dell'ultimo decennio dell'Ottocento
 
Una bella differenza rispetto a quello che avviene oggi. 
L'apertura stagionale del Teatro alla Scala, a Milano, è più una passerella di potenti, attricette e "presenzialisti" che non un appuntamento per veri amanti della musica. Per non parlare della folla di "artisti" che intasa tutti i programmi televisivi con l'ultimo romanzo, l'ultima canzone, l'ultimo film: tutti, naturalmente, originali interessanti e innovativi. E dell'esercito di critici condiscendenti con i mediocri, purché sostenuti dall'Editore potente o dalla Multinazionale musicale monopolista.
Oggi una lettera così causerebbe un'insurrezione di curatori d'immagine e di sponsor. 
  
 

  

QUALCHE  REGOLA  SULLA  PRONUNCIA 
DELLA  VOCALE 
E  APERTA  E  CHIUSA

 
La pronuncia di E e di O non toniche

Se le vocali E ed O sono in una sillaba NON ACCENTATA la loro pronuncia è sempre chiusa. 

Per esempio: cinema, perché, bottiglia, sorella

La pronuncia di E APERTA

La vocale E si pronuncia aperta:

All'interno del dittongo IE: piètra, ièri, mièle, siète
Esclusi dalla regola  sono
a) gli aggettivi etnici tipo  pugliése o marsigliése
b) le parole col suffisso vezzeggiativo -ietto, come per esempio ziétto o vecchiétto
c)
alcuni sostantivi come ampiézza, bigliétto o chiérico 

La vocale E si pronuncia aperta se è seguita da un'altra vocale: idèa, sèi
Esclusi dalla regola sono:
a) i verbi al passato remoto con desinenza di prima persona singolare -éi come potéi e credéi
b)
l'aggettivo quéi
c)
il nesso ei nelle preposizioni articolate: déi, néi

La vocale E si pronuncia aperta nei nomi stranieri che terminano in consonante e nelle parole tronche di origine straniera: hotèl, sèxy, tè, caffè

Copertina di uno spartito dell'opera "Aida" edito da RICORDI nella seconda metà del XIX secolo

La E è aperta nelle desinenze del condizionale -ei, èbbe, -èbbero; in quelle del passato remoto -ètti, -ètte, -èttro;in quelle del gerundio -èndo, -ènda: dovrèi, vorrèbbe, canterèbbero;  credètti, credètte, credèttero; facèndo, agènda

LA E è quasi sempre aperta nelle parole che terminano con: - èca, -èco, -èche, -echi; -èdine; -èllo, -èlla (escluso le preposizioni articolate, il dimostrativo quello e le parole stélla e capéllo); -èma; -ènne; -ènnio; -ènso, -ènsa, -ense; -ènza; -èsimo; e molte altre
bibliotèca, grèco, enotèche, cèchi, salsèdine; fratèllo, bustarèlla; problèma; ventènne; decènnio; cènso, mènsa, immènse; sènza; undicèsimo

La pronuncia di E CHIUSA

La vocale E si pronuncia chiusa:

Nei suffissi avverbiali in -ménte: abbondanteménte, veraménte

All'interno del "monosillabi atoni": mé, té, sé
Eccezione (la nota musicale)

Nelle parole tronche in -ché: perché, giacché

Nelle parole che terminano con -ése, -éso, -ésa, -ési: francése, offéso, imprésa, coési
Eccezioni: blèso, obèso, tèsi, esegèsi

Nelle parole che terminano con
-ésimo: cristianésimo, protestantésimo 
Eccezioni: infinitèsimo; i numeri ordinali: tredicèsimo, quattordicèsimo

Scenografia di PHILIPPE CHAPERON per l'opera "Rigoletto" (1850)

Nei nomi che terminano con -ézza: bellézza, fierézza 
Eccezioni: mèzza

Nelle preposizioni articolate: nélla, dél, dégli 

Nei pronomi personali: égli, élla, ésso, éssa, éssi, ésse

Nei dimostrativi: quésto, codésto, quéllo

Nelle forme del presente e dell'imperativo in -éte: prendéte, bevéte

Nelle desinenze dell'imperfetto indicativo -évo, éva, -évano: potévo, potéva, potévano

Nelle desinenze del passato remoto -éi, -ésti, -é, -émmo, -éste, -érono: potéi, potést, poté, potémmo, potéste, potérono

Nelle desinenze del futuro -rémo, -réte: partirémo, vedréte

Nei pronomi personali: égli, élla, ésso, éssa, éssi, ésse

In tutti i verbi con l'infinito in -ére: cadére, vedére

Nelle desinenze del congiuntivo imperfetto in -éssi, -ésse, -éssimo, -éste, -éssero: potéssi, volésse, scrivéssimo, vendéste, prendéssero

Nelle forme del condizionale in -résti, -rémmo, -réste: vorrésti, capirémmo, dormiréste

Nelle parole che terminano con -ménto, -éccio, -éccia, -éfice, -ésco, -éssa; -éto, -étto; -étta; -évole: avvertiménto, moménto, fréccia, artéfice, manésco, professoréssa; fruttéto, palchétto; casétta; piacévole

 

 Scenografia di CARLO FERRARIO per l'opera "Otello" (1887)

 
 ESERCIZIO  SULLA  PRONUNCIA  DELLA  VOCALE  E  APERTA  E  CHIUSA
  
aperta chiusa
bene    
per    
tacerle    
questa    
delle    
potenti    
potessero    
me    
mestiere    
piacere    
sentimento    
quello    
rammento    
aperta chiusa
sempre    
miei    
tempi    
senza    
influenza    
riceverne    
se    
poteva    
favorevole    
devono    
pietra    
profondamente    
appuntamento    
passerella    
naturalmente