Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 

MATRIMONI PER AMORE, MATRIMONI PER FORZA

 

Cosa bisogna sapere se abbiamo intenzione di sposarci. Esercizi con soluzione.
Link: Nozze d'oltremare; Marcia Nuziale; Feste di nozze.

  

Livello intermedio 1


 
Può essere fin troppo facile parlare del matrimonio. Basterebbe elencare i tanti super-maschilisti modi di dire che si riferiscono alle nozze, ai mariti e - soprattutto - alle mogli (Chi ha moglie ha doglie; la moglie bella ti fa far la sentinella; la moglie, lo schioppo e il cane non si prestano a nessuno; mogli e buoi dei paesi tuoi; moglie buona e gamba malata trattengono il marito in casa; non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca; sposa bagnata, sposa fortunata; tra moglie e marito non mettere il dito ecc.)
Invece preferiamo mettere on-line gli articoli del codice civile italiano che riguardano il matrimonio - con un esercizio di comprensione del linguaggio pubblico-amministrativo - e  lasciare spazio ai link
Nozze d'oltremare (di come un'insegnante di Scuola d'Italiano ha trovato il Principe Azzurro in Tunisia), Feste di nozze (celebrazioni nuziali nella Roma del XVI e XVII secolo) e Marcia Nuziale (la traduzione italiana, fatta da Fabrizio de André, di una famosa e bellissima canzone del francese Georges Brassens)

 
DEI DRITTI E DEI DOVERI CHE NASCONO DAL MATRIMONIO


Art. 143 Diritti e doveri reciproci dei coniugi
 

Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione (Cod. Pen. 570).
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
 

Leonard Whiting e Olivia Hussey nel film "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli (1968)

Art. 143 bis Cognome della moglie
 
La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze.
  
 
Art. 144
Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
 
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.
 
 
Art. 145 Intervento del giudice
 

In caso di disaccordo ciascuno dei coniugi può chiedere, senza formalità, l'intervento del giudice il quale, sentite le opinioni espresse dai coniugi e, per quanto opportuno, dai figli conviventi che abbiano compiuto il sedicesimo anno, tenta di raggiungere una soluzione concordata.
Ove questa non sia possibile e il disaccordo concerne la fissazione della residenza o altri affari essenziali, il giudice, qualora ne sia richiesto espressamente e congiuntamente dai coniugi, adotta, con provvedimento non impugnabile, la soluzione che ritiene più adeguata alle esigenze dell'unità e della vita della famiglia.
 

Leonardo di Caprio e Claire Danes nel film "Romeo + Juliet" di Baz Luhrmann (1996)

 Art. 146 Allontanamento dalla residenza familiare
 

Il diritto all'assistenza morale e materiale previsto dall'art. 143 è sospeso nei confronti del coniuge che, allontanatosi (Cod. Pen. 570) senza giusta causa dalla residenza familiare, rifiuta di tornarvi.
La proposizione della domanda di separazione o di annullamento o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio costituisce giusta causa di allontanamento dalla residenza familiare.
Il giudice può, secondo le circostanze, ordinare il sequestro dei beni del coniuge allontanatosi, nella misura atta a garantire l'adempimento degli obblighi previsti dagli artt. 143, terzo comma, e 147.
 
 
Art. 147 Doveri verso i figli
 

Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
 
 
Art. 148 Concorso negli oneri
 

I coniugi devono adempiere l'obbligazione prevista nell'articolo precedente in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli.
In caso di inadempimento il presidente del tribunale, su istanza di chiunque vi ha interesse, sentito l'inadempiente ed assunte informazioni, può ordinare con decreto che una quota dei redditi dell'obbligato, in proporzione agli stessi, sia versata direttamente all'altro coniuge o a chi sopporta le spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione della prole.
Il decreto notificato agli interessati ed al terzo debitore, costituisce titolo esecutivo (Cod. Proc. Civ. 474), ma le parti ed il terzo debitore, possono proporre opposizione nel termine di venti giorni dalla notifica.
L'opposizione è regolata dalle norme relative all'opposizione al decreto di ingiunzione, in quanto applicabili.
Le parti ed il terzo debitore possono sempre chiedere, con le forme del processo ordinario, la modificazione e la revoca del provvedimento.
 

Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes nel film "Shakespeare in Love" di John Madden (1998)

 

TEST DI COMPRENSIONE: RISPONDERE SÌ O NO

 
1.
Vivere nella stessa casa, per i due sposi, è un obbligo previsto da un articolo del Codice Civile?

2. La donna, sposandosi, perde il proprio cognome?

3. Se il marito muore la donna mantiene in ogni caso il cognome del marito?
 
4. È il marito che decide dove deve essere fissata la residenza della famiglia?

5. Nel caso di disaccordo fra marito e moglie su dove fissare la residenza familiare, i figli hanno diritto a decidere?

6. Se uno dei due sposi si allontana dalla residenza familiare senza un motivo valido, l'altro coniuge ha comunque il dovere di dargli assistenza materiale?

7. Il dovere di educare i figli - davanti alla legge -  riguarda tutti e due i genitori allo stesso modo?
 
8. Se i genitori non hanno i mezzi per mantenere i figli, i nonni hanno per legge il dovere  di intervenire?
 


1. Sì, è previsto dall'art. 143 quando parla dell'obbligo di coabitazione 2. No, non lo perde, ma acquista anche quello del marito 3. No, lo mantiene solo se non si sposa di nuovo. In quel caso assume il cognome del nuovo marito e perde quello del marito morto 4. No, la decisione di dove fissare la residenza deve essere presa dalla coppia 5. No. I figli, se hanno più di 16 anni, possono essere consultati dal giudice che decide sul disaccordo fra i genitori 6. No, in questo caso l'obbligo di assistenza morale e materiale decade 7. Sì, allo stesso modo 8. Sì. Di questa circostanza parla  l'art. 148.