Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 4 settimane, a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma

 

 

Roberto Tartaglione


SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI... DI GALATEO


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INDICI MATDID:    cronologico   |  per argomento   |   per livello   |   analitico
 


 
 
 

 

   
 

Soluzione degli esercizi sul congiuntivo, sul condizionale, sull'imperativo e sull'uso dei pronomi tratti dalla lettura "Il Galateo" di Monsignor Giovanni della Casa

 
 

 

1. COMPLETARE CON I VERBI CONIUGATI AL CONGIUNTIVO PRESENTE

Non mi pare che /essere/ SIA una buona abitudine porgere agli altri una cosa puzzolente da annusare. Ma che molti lo /fare/ FACCIANO con insistenza è cosa evidente: ce l'avvicinano al naso dicendo "Sentite come puzza!", mentre è opportuno che /dire/ DICANO "Non annusatela perché puzza!"

Quelli che sono stonati sembra che /divertirsi/ SI DIVERTANO a cantare ad alta voce.

È poi meglio che quelli che starnutiscono /evitare/ EVITINO  di spruzzare il viso ai presenti.  Chi si è soffiato il naso, non è bene che /aprire/ APRA  il fazzoletto e ci /guardare/ GUARDI  dentro come per cercare perle e rubini. Non è bello neanche che uno /mettere/ METTA il naso sul bicchiere di vino che un altro vorrebbe bere, perché dal naso è possibile che /cadereCADANO quelle cose che non è strano che /fare/ FACCIANO  un po' schifo.

Non si capisce poi perché molti /storcere/ STORCANO  la bocca o gli occhi, /gonfiare/ GONFINO  le gote o /fare/ FACCIANO versi simili, e d'altra parte è evidente che non /stare/ STIA bene sospirare e lamentarsi. Ma soprattutto è brutto che qualcuno /stirarsi/ SI STIRI in pubblico gridando "Ahi, ahi, ahi!" come il contadino che si sveglia nel pagliaio.

Bisogna ancora che la gente /fare/ FACCIA  un po' di attenzione anche al modo di parlare: ci sono quelli che vogliono che si /parlare/ PARLI  solo dei propri figli altri che raccontano i propri sogni con grande interesse per i particolari e pare che /meravigliare/ SI MERAVIGLINO  grandemente per ogni sciocchezza che raccontano.  Infine è bene che non si /ridere/ RIDA delle proprie battute, perché è meglio che /ridere/ RIDA chi ascolta e non chi parla.
 

2. COMPLETARE CON I VERBI CONIUGATI AL CONGIUNTIVO IMPERFETTO

Non mi pareva che /essere/ FOSSE una buona abitudine porgere agli altri una cosa puzzolente da annusare. Ma che molti lo /fare/ FACESSERO con insistenza era cosa evidente: ce l'avvicinano al naso dicendo "Sentite come puzza!", mentre sarebbe opportuno che /dire/ DICESSERO "Non annusatela perché puzza!"

Quelli che sono stonati sembrava che /divertirsi/ SI DIVERTISSERO  a cantare ad alta voce.

Sarebbe meglio che quelli che starnutiscono /evitare/ EVITASSERO  di spruzzare il viso ai presenti. Chi si è soffiato il naso, sarebbe bene che non /aprire/ APRISSE  il fazzoletto e ci /guardare/ GUARDASSE  dentro come se /cercare/ CERCASSE perle e rubini. Non era  bello neanche che uno /mettere/ METTESSE il naso sul bicchiere di vino che un altro vorrebbe bere, perché dal naso era possibile che /cadereCADESSERO quelle cose che non sarebbe strano che /fare/ FACESSERO  un po' schifo.

Non si capiva poi perché molti /storcere/ STORCESSERO  la bocca o gli occhi, /gonfiare/ GONFIASSERO  le gote o /fare/ FACESSERO versi simili, e d'altra parte era ben evidente che non /stare/ STESSE bene sospirare e lamentarsi. Ma soprattutto sarebbe brutto che qualcuno /stirarsi/ SI STIRASSE in pubblico gridando "Ahi, ahi, ahi!" come il contadino che si sveglia nel pagliaio.

Bisognerebbe ancora che la gente /fare/ FACESSE  un po' di attenzione anche al modo di parlare: ci sono quelli che vorrebbero che si /parlare/ PARLASSE solo dei propri figli altri che raccontano i propri sogni con grande interesse per i particolari come se /meravigliarsi/ SI MERAVIGLIASSERO  grandemente per ogni sciocchezza che raccontano.  Infine sarebbe bene non si /ridere/ RIDESSE mai delle proprie battute, perché sarebbe giusto che /ridere/ RIDESSE chi ascolta e non chi parla.
 

3. ESERCIZIO SULLE PREPOSIZIONI IN ESPRESSIONI DI MODO: COMPLETARE
CON LA PREPOSIZIONE “A” O CON LA PREPOSIZIONE  “IN”

1. Non voglio scrivere di questo: te ne parlerò  a   voce
2. Restiamo in silenzio per qualche minuto
3. Abita vicino, la sua casa è a  portata di mano
4. Non ho la macchina e vado  a  piedi
5. Non voglio sedermi, preferisco stare in piedi
6. Ho vissuto a  lungo in questa città
7. Andare in discoteca? Scherzi? Io resto in  pace a casa mia!
8.
a volte la realtà supera la fantasia
9. Si è fatto tardi: spero di arrivare
in tempo
10. Non ho il riscaldamento elettrico ma a gas
11. Ho una vecchia televisione  in bianco e nero
12. Ho comprato una televisione a colori
13. Paghi con carta di credito o  in contanti?
14. Sembra difficile, ma in realtà è molto semplice
 

4. SCEGLIERE FRA LA FORMA DELL’INDICATIVO E QUELLA DEL CONDIZIONALE

1. Anche se fa  freddo uscirò ugualmente
2. Se lo dici tu  
sarà   sicuramente vero, ma io non riesco a crederci
3. Due anni fa lui ha detto che   
sarebbe partito   dopo pochi mesi
4. Non so la sua nazionalità, ma dalla faccia    direi  che è arabo
5. Quando mi hai detto questa storia non ti  
avevo creduto
6. Secondo il giornale il Presidente   sarebbe  gravemente malato
7. Ho così fame che  
mangerei un cavallo!
8. Loro non sono ancora arrivati: forse  
hanno   avuto un problema
9. Io non  
vorrei  che tu partissi          
10. Io non  
voglio  che tu parta
 

5. TANTO PER RIPASSARE LE FORME DEL CONGIUNTIVO... COPLETARE LA CONIUGAZIONE NELLE CASELLE BIANCHE

 

GUARDARE

guardi

guardi

guardi

guardiamo

guardiate

guardino

CREDERE

creda

creda

creda

crediamo

crediate

credano

DORMIRE

dorma

dorma

dorma

dormiamo

dormiate

dormano

DOVERE

DEBBA

DEBBA

DEBBA 

DOBBIAMO 

DOBBIATE 

debbano

POTERE

 POSSA

POSSA

POSSA 

POSSIAMO 

possiate

POSSIATE 

VOLERE

VOGLIA

VOGLIA

VOGLIA 

vogliamo

VOGLIATE

VOGLIANO 

SAPERE

SAPPIA 

SAPPIA 

sappia

SAPPIAMO 

SAPPIATE 

 SAPPIANO 

FARE

FACCIA 

faccia

FACCIA 

FACCIAMO 

FACCIATE 

 FACCIANO

STARE

stia

STIA 

STIA 

STIAMO 

STIATE 

 STIANO

DARE

DIA 

DIA 

DIA 

DIAMO 

DIATE 

diano

ESSERE

SIA 

SIA 

SIA 

SIAMO 

siate

 SIANO

AVERE

ABBIA 

ABBIA 

ABBIA 

abbiamo

ABBIATE 

 ABBIANO

 

6. TRASFORMARE LE FORME INTRODOTTE DAL VERBO DOVERE IN IMPERATIVO DIRETTO O DI CORTESIA. DOVE POSSIBILE USARE ANCHE UN PRONOME (SEMPLICE O COMBINATO)


ESEMPIO:

Dovresti raccontare questo sogno   raccontalo!
Non annusare quella cosa          non annusarla!
Lei dovrebbe cantarci canzoni  ce le canti!
Non ci canti canzoni!    non ce le canti!
 
1. Non dovresti porgere agli altri oggetti puzzolenti non porgerglieli!
2. Non dovreste fare questi versi   non fateli!
3. Non dovremmo farci i complimenti da soli  non facciamoceli!
4. Lei non dovrebbe mettere il naso sul bicchiere non ce lo metta!
5. Non dovresti parlare dei tuoi figli  non parlarne!
6. Lei non dovrebbe ridere delle sue battute   non rida delle sue battute!
7. Noi non dovremmo stirarci non stiriamoci
8. Non dovreste guardare dentro il fazzoletto non guardateci dentro!
9. Lei dovrebbe lamentarsi si lamenti!
10. Dovresti sbadigliare  sbadiglia!
11. Lei dovrebbe svegliarsi    si svegli!
12. Dovreste evitare il vino evitatelo!
13. Lei dovrebbe sentire il mio racconto lo senta!
14. Dovresti porgermi i bicchiere porgimelo!
15. Lei dovrebbe fare attenzione  faccia attenzione
16. Non dovresti raccontarmi i sogni non raccontarmeli!

                        

7. ... E CONTROLLARE LA NOSTRA DISINVOLTURA NEL METTERE LA VOCALE GIUSTA AL POSTO GIUSTO NON FA MAI MALE. QUINDI: COMPLETARE CON LE VOCALI.

 
Non è una buona abitudine porgere agli altri una cosa puzzolente da annusare. È abbastanza fastidioso sentire digrignare i denti o fischiare: e non si dovrebbe cantare quando non si ha una bella voce (mentre succede spesso che la gente più è stonata più si diverte a cantare ad alta voce!)

Ci sono poi quelli che tossendo o starnutendo fanno un rumore così forte che assordano tutti, per non parlare di quegli altri che spruzzano il viso ai presenti.
Dopo che uno si è soffiato il naso, non dovrebbe aprire il fazzoletto e guardarci dentro come per cercare perle e rubini. Non è bello neanche mettere il naso sul bicchiere di vino, perché dal naso potrebbero cadere quelle cose che normalmente fanno un po' schifo.

Ci sono quelli che hanno l'abitudine di storcere la bocca o gli occhi, di gonfiare le gote o fare versi simili.

Bisognerebbe ancora fare un po' di attenzione anche al modo di parlare: ci sono quelli che parlano solo dei propri figli (mio figlio ieri sera mi ha fatto morire dal ridere! Non potete immaginare quanto è intelligente quel bambino!); altri che raccontano i propri sogni con grande interesse per i particolari e si meravigliano grandemente per ogni sciocchezza che raccontano.  Infine sarebbe bene non ridere mai delle proprie battute (che è un po' come farsi i complimenti da soli), perché è chi ascolta che deve ridere, non chi parla.

Ma io lo so già: i lettori diranno che tutte queste cose sono ovvie e note a tutti.
 

 

   

 


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