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           Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma  | 
      
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| La Befana racchiude in 
      sé una grande varietà di tradizioni, pagane e cristiane, che si 
      intrecciano, si sovrappongono e si modificano tra loro. 
      Il 6 gennaio infatti - nella tradizione 
      cristiana - è il giorno dell'Epifania, il giorno in cui Gesù Bambino si 
      manifestava ai tre re Magi che erano arrivati a Betlemme per vederlo. "Epiphaneia" 
      in greco significa appunto "manifestazione" e il nome "Befana" non è altro che una 
      derivazione di questa parola.  | 
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      romani festeggiavano l'inizio dell'anno 
      con delle feste in onore del dio Giano (Januarius deriva proprio dal nome 
      di questa divinità) e della dea Strenia (dal nome di questa dea deriva invece la 
      parola "strenna" nel senso di "regalo natalizio"). 
      Il periodo fra dicembre e gennaio poi 
      era particolarmente delicato per l'agricoltura: l'imperatore Aureliano 
      aveva proclamato il 25 dicembre "festa del sole" e per 12 giorni (fino 
      cioè alla "dodicesima notte" del 6 gennaio) un tronco di quercia doveva 
      bruciare continuamente perché dal carbone prodotto (eh sì, proprio il 
      carbone che porta la Befana!) si sarebbero potuti trarre auspici sulla 
      fortuna dell'anno successivo.   | 
    
      femminili poteva rendere il terreno più 
      fertile e fecondo.  Di feste per la "Befana" si comincia a parlare già nel XIII secolo (feste caratterizzate da fuochi, canti e balli). Nel Cinquecento le "Befane" sono numerose figure stregonesche  | 
    
| che 
      spaventano i bambini e nel Seicento queste Befane si riducono a due, una 
      buona e una cattiva. Solo più tardi si comincia a parlare della "Befana" come di un unico personaggio che ha in sé comunque una forte dualità (vecchia bisbetica che porta i regali ma anche il carbone) e la figura è presente in qualche variante anche all'estero (Frau Holle e Frau Berchta in Germania, per esempio). Una origine "agricola" della Befana è del resto testimoniata anche dai suoi doni più caratteristici che sono noci e arance. E lo stesso carbone come dono "negativo" fa pensare a una tradizione certamente rurale.  | 
      
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| Ma queste poche cose non bastano 
      probabilmente a spiegare tutte le tradizioni che possono convergere nella 
      nostra Befana: c'è infatti anche chi parla di un rapporto con Santa Lucia, 
      santa della luce, dell'illuminazione e quindi della "manifestazione", 
      venerata in particolare in nord Europa. E certamente altre tradizioni 
      stregonesche di origine scandinava possono aver aiutato a modellare questo 
      inconsueto personaggio. Né possiamo dimenticare le leggende più recenti, sempre di origine cristiana: la figura della Befana potrebbe infatti prendere spunto dalla vecchietta a cui i tre re Magi si erano rivolti per avere indicazioni sulla strada per raggiungere Betlemme dove volevano vedere Gesù Bambino. La vecchietta si era rifiutata di aiutarli e i re Magi erano partiti da soli. Il giorno dopo però, pentita di aver perso l'occasione di vedere Gesù, la vecchietta li aveva seguiti senza però più riuscire a trovare il bambinello. Per questo adesso il 6 gennaio passa in tutte le case a portare regali ai bambini.  |