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					Da un bel po' di tempo non parliamo di "cose politiche" 
					italiane: in realtà non avevamo più voglia di affrontare 
					argomenti che stavano diventando 
					davvero noiosi e ripetitivi. 
					Ma dopo le ultime elezioni che hanno avuto dei 
					risultati diversi da quelli che tutti si aspettavano, 
					parecchie persone ci hanno chiesto una sintesi della 
					situazione.  
					Cioè: è vero che "gli italiani votano ancora per 
					Berlusconi?"; è vero che l'Italia è "un paese 
					ingovernabile?".  
					E dopo questi risultati "che cosa succederà?" 
					 
					Be', non abbiamo la sfera di cristallo e "che cosa 
					succederà" proprio non lo sappiamo. Ma che cosa è successo 
					sì, quello lo sappiamo e, nel modo più rapido possibile, 
					proviamo a raccontarlo. | 
				 
			 
			
			I quattro 
			raggruppamenti "importanti" che si sono presentati alle elezioni 
			sono stati: 
			- per il 
			
			centro-sinistra la coalizione 
			guidata da 
			
			BERSANI 
			
			(PD, partito democratico,  e SEL, sinistra e 
			libertà) 
			- per il 
			
			centro-destra 
			la coalizione 
			guidata da 
			
			BERLUSCONI 
			
			(PDL, popolo della libertà e Lega Nord) 
			- per il 
			
			centro la coalizione 
			guidata da 
			
			MARIO MONTI 
			
			(Scelta Civica e altri centristi) 
			- 
			
			fuori dagli schemi destra/sinistra il gruppo 
			guidato da 
			
			GRILLO 
			
			(Movimento 5 Stelle) 
			
			In Italia abbiamo 
			un 
			
			sistema bicamerale: il Parlamento è 
			diviso cioè in due Camere, la Camera dei Deputati e la Camera dei 
			Senatori. Per governare bisogna avere la maggioranza in tutte e due 
			le camere. 
			 
			La legge elettorale italiana è stata voluta dal centro-destra alcuni 
			anni fa ed è stata fatta proprio per creare l'ingovernabilità: gli stessi che l'hanno scritta l'hanno poi definita una "legge-porcata".
			
			
			È una legge che 
			prevede due sistemi diversi di assegnazione dei seggi alla Camera e 
			al Senato. 
			
			
			Alla Camera chi ha la 
			maggioranza relativa prende tutto, vince cioè come "premio di 
			maggioranza" tanti seggi quanti sono necessari per avere la 
			maggioranza assoluta. 
			
			
			Al Senato invece il premio 
			di maggioranza viene assegnato ai partiti in base ai voti avuti 
			in ogni regione: in questo modo 
			la possibilità che al senato si formi una maggioranza molto diversa da 
			quella della camera è altissima. 
			
			E infatti i 
			risultati nazionali per la Camera sono: 
  
			
				
					
					
 
							
								
									| 
									
									Sinistra di Bersani  | 
									
									
									10.047.808 voti | 
									
									
									345 seggi 
									
									
									con premio di maggioranza | 
								 
								
									| 
									
									Destra di Berlusconi   | 
									
									
									9.922.850 voti | 
									
									
									125 seggi | 
								 
								
									| 
									
									Centro di Mario Monti   | 
									
									
									3.591.607 voti | 
									
									
									47 seggi | 
								 
								
									| 
									
									Movimento 5 Stelle Grillo | 
									
									
									8.689.458 voti | 
									
									
									109 seggi | 
								 
							 
						 
					 
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			Il risultato, 
			anche se con distanze molto piccole fra i vari partiti e con 
			l'"ingiustizia" che il partito di Bersani prende un numero di seggi 
			altissimo, sproporzionato rispetto al numero dei voti, è comunque un 
			risultato chiaro. 
			
			
			Le 
			indicazioni chiare sono: 
			1. Gli italiani, in grande maggioranza, non vogliono più governi con Berlusconi: 
			hanno votato per partiti fortemente antiberlusconiani, praticamente più di due 
			italiani su tre. 
			2. 
			
			La sinistra è autorizzata a governare 
			
			(cioè ottiene, per poco, la maggioranza relativa): tuttavia è 
			evidente che gli italiani 
			non si fidano più di politici vecchi e compromessi con il passato. 
			Per questo vogliono una ventata onesta, giovane e innovativa, quella portata 
			dal Movimento 5 Stelle che deve fare da "cane 
			da guardia". 
			3. La linea economica di Mario Monti è sconfitta, ma tre milioni e 
			mezzo di italiani che votano per il tecnico chiamato a 
			"salvare l'Italia" nel momento più difficile 
			
			non sono pochi, 
			specialmente pensando che si tratta della persona che più di ogni 
			altro politico ha preso delle misure di governo terribilmente 
			impopolari. Di questo 
			elettorato bisognerà anche tenere conto. 
			
			La 
			
			legge porcata però provoca
			
			
			al Senato questi 
			risultati: 
			
				
					
					
 
							
								| 
								
								Sinistra di Bersani  | 
								
								
								9.686.471 voti | 
								
								
								123 seggi | 
							 
							
								| 
								
								Destra di Berlusconi   | 
								
								
								9.405.894 voti | 
								
								
								117 
								seggi | 
							 
							
								| 
								
								Centro di Mario Monti   | 
								
								
								2.797.486 voti | 
								
								
								19 
								seggi | 
							 
							
								| 
								
								Movimento 5 Stelle Grillo | 
								
								
								
								7.285.850 voti | 
								
								
								54 
								seggi | 
							 
						 
					 
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			Per avere 
			
			la maggioranza al senato 
			bisogna contare almeno su 
			
			158 voti (almeno 158,  
			perché sarebbe comunque una maggioranza troppo debole).  E la 
			sinistra di Bersani, anche se si allesse con Mario Monti, non 
			arriverebbe a questa cifra. Quindi l'unica possibilità è una 
			alleanza con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. 
			Ma questo movimento dice che mai sarà alleato di un "vecchio 
			partito" che ha portato l'Italia in questa situazione. 
			Ecco. Così arriviamo alla "impossibilità" di fare una maggioranza.
			 
			
			  
			In questi giorni si 
			fanno incontri e 
			discussioni sulle possibilità per il futuro: si riuscirà a fare un 
			governo PD e M5S (magari solo per un breve periodo e per fare 
			qualche legge importante)? Oppure si proverà ad avere un nuovo 
			governo tecnico (cioè un governo senza partiti, fatto solo di 
			tecnici che hanno il compito di fare una nuova legge elettorale)? O 
			come in Belgio resteremo senza governo per un lungo periodo (cioè 
			col vecchio governo che continua fino a quando la situazione 
			generale sarà diversa)? O torneremo subito alle elezioni? O qualcuno 
			avrà un'idea geniale e diversa? Ecco, questo è tutto da vedersi. 
			 
			AGGIUNTO IL 27 
			APRILE 2013: c'era da scommetterci. 
			Qualcuno ha avuto un'idea geniale diversa: governo di "larghe 
			intese", quello che in Germania chiamavano 
			Grosse Koalition. 
			PD, PDL e SceltaCivica insieme. M5S non accetta alleanze con 
			nessuno. SEL esce dall'alleanza di sinistra perché si rifiuta di 
			allearsi con Berlusconi. E la Lega?... mah, la Lega faccia un po' 
			quello che vuole! 
  
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