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							Niente 
							è più facile che scrivere una email. 
							Ma qualche rischio c'è. Il primo rischio è quello 
							dell'impulsività. Ai tempi delle lettere uno 
							scriveva una lettera, la rileggeva, la dimenticava 
							sul tavolo, la riguardava e poi, solo dopo un po' di 
							tempo, andava a comprare il francobollo e la spediva. 
							Insomma: c'era il tempo di ripensarci. 
							L'email invece... la pensi, la scrivi e la spedisci. 
							Senza possibilità di ripensamento. E il rischio di 
							pentirsi di quello che si è scritto è certamente 
							alto. 
							Il secondo rischio invece è... pratico. Quando 
							scriviamo una email di solito non pensiamo che chi 
							la riceve la vedrà insieme ad altre cento. E se a 
							riceverla è un 
							ufficio la vedranno insieme ad altre mille. In pratica: seguire 
							qualche regola per non far impazzire il destinatario 
							dei nostri messaggi non è una cattiva idea. 
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					1. Quando scrivi una 
					email, lascia sotto il messaggio che scrivi anche il testo 
					delle email precedenti. Così, per chi riceve, è facile 
					capire di che cosa si sta parlando. 
					(Esempio. Se scrivi vorrei arrivare in albergo un giorno 
					prima.  Firmato: Olga … sei davvero sicura di essere l’unica 
					Olga che alloggerà in quell’albergo?) 
					
					
					2. Quando rispondi a una 
					domanda fatta via email, leggi bene il testo! Lo so che 
					rispondere "sì" suona sempre molto cortese, ma 
					qualche volta non è proprio opportuno. 
					(Per esempio, se la domanda è: arrivi alle 9 di mattina o 
					di sera?,  non rispondere: Sì) 
					
					
					3. Tutti 
					noi abbiamo tanti indirizzi email personali. Ma se hai un rapporto con 
					qualcuno cerca di non usare un indirizzo mail diverso a ogni 
					contatto. E se proprio devi farlo, firma con nome e cognome. 
					Non immagini quante Catherine esistono al mondo! 
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					4. Valuta “con chi” stai 
					comunicando. Se è con un ufficio tutto automatizzato che usa 
					risposte-standard fisse, è chiaro che avrai una risposta 
					immediata alla tua email. Ma se stai trattando una questione 
					“personalizzata” e quindi la risposta non è standard… abbi 
					pazienza. Tutti vogliamo essere cosiderati speciali e forse 
					lo siamo. Ma non si può essere speciali subito. 
					
					
					5. Prima di arrabbiarti 
					perché qualcuno non ti risponde, controlla bene il tuo sistema anti-spam: ci sono sistemi che bloccano 
					chiunque abbia scritto nella email la parola “buongiorno” 
					oppure cestinano qualunque email con più di due link. Non è 
					meglio avere un po’ di spam in più e qualche problema in 
					meno? 
					
						
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					6. Se scrivi a un 
					ufficio per sapere l'orario di apertura, non spiegare 
					troppo diffusamente il perché vuoi saperlo e non raccontare 
					tutta la tua vita. Un semplice Buongiorno. Vorrei sapere 
					a che ora apre l’ufficio la mattina (+ saluti e firma) 
					può bastare. E in questo modo avrai anche una risposta 
					veloce: alle nove! 
					
					
					7. Se sul sito Internet di 
					una casa editrice c’è la pubblicità di un libro di cucina, 
					non scrivere alla segreteria della casa editrice per 
					chiedere la ricetta degli spaghetti alla carbonara. Ci sono 
					siti e forum specifici per questo! 
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					8. L’email è uno strumento 
					di comunicazione rapido, efficace e informale. Tuttavia se 
					la scrivi per chiedere un favore, fa piacere leggere un buongiorno 
					all’inizio e un grazie e la firma alla fine (per esempio una email che dice: consigliatemi un libro di italiano 
					per stranieri per un bambino nigeriano di nove anni, non fa venire voglia di 
					rispondere). 
					
					
					9. Se l'ufficio o la 
					persona che vuoi contattare ha una pagina Facebook, non 
					scrivere sul suo diario per chiedergli cose di lavoro. La 
					pagina Facebook è un luogo di incontro rilassato e pubblico, 
					non uno sportello della banca! Insomma, scrivere di lavoro 
					su una pagina facebook è come essere invitati a una cena, scoprire che a tavola c'è un medico 
					e chiedergli 
					pubblicamente una cura efficace contro la diarrea. 
					
					
					10. Se sei il nipote di un 
					principe africano che ti ha lasciato in eredità 800 
					milioni di euro e desideri depositarli su un conto corrente 
					bancario estero, non scrivere a me. Ho solo una postepay che può contenere al massimo 1500 Euro. 
					
						
							
								
								Noterella 
								personale e terribilmente vera 
								Se mi conosci e mi stimi, se usi i miei 
								materiali didattici e ti piacciono, se trovi 
								simpatici i miei "Grammatica-Caffè"; se studi 
								con piacere sulla mia grammatica, ti prego, non 
								scrivermi una email così: 
								 
								«Gentile dottore, la apprezzo molto per i suoi 
								materiali didattici e per i suoi libri. Per 
								questo mi fido solo di un suo consiglio. Mia 
								figlia vuole fare un corso di italiano a Roma. 
								Mi suggerisce una buona scuola?» 
								 
								Ecco: se non sai che sono 30 anni che ho una 
								scuola e che si chiama 
								Scudit... davvero mi 
								viene da piangere! | 
							 
						 
					 
					
					
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