Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 
 
DIO È MORTO
   
 

Una canzone di Francesco Guccini del 1967. Ingiustamente censurata

  
  

  TORNA  A "QUELLI CHE LA FAMIGLIA..."
TORNA  A "TOLLERANZA ZERO"


 
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non
portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già,
dentro alle notti che dal vino
son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo le nuvole di fumo
del mondo fatto di città,
essere contro od ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell' estate dio è morto...
 

Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell' eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, 
le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre 
con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...

Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo 
e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni 
e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto...

 


La prima incisione del gruppo
dei Nomadi della canzone 
"Dio è morto" di Francesco Guccini aveva un punto interrogativo nel titolo. Un modo per essere meno "scandalosi" e per tentare di confondere le idee alla censura

 

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