Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Roberto Tartaglione

 
 
 
Ridere a crepapalle


Come scrivono gli italiani: antologia tragicomica di un'esperienza Facebook

Il patè d'animo : da un libro di Guido Quaranta, esercizio di correzione di errori linguistici (autentici) commessi da politici italiani. Necessariamente con soluzione


Livello avanzato


 
 
 
Aria di Natale: in questa lettura pre-natalizia parleremo, in tutto relax, solo di una nostra "avventura linguistica".
 
Per un paio di mesi, infatti, abbiamo perso tempo (forse troppo tempo?) navigando in alcuni Siti Internet berlusconiani, fra le pagine Facebook dei fans del nostro Presidente del Consiglio e fra i fans dei suoi giornali e dei suoi giornalisti più fedeli.
Naturalmente coperti da nick improbabili (fake, come dicono gli esperti di Facebook) abbiamo provocato i nostri interlocutori su questioni politiche: ma soprattutto abbiamo frugato nelle loro abilità linguistiche.
 
I risultati, se non sono proprio sorprendenti, sono comunque almeno esilaranti.

 
Tralasciamo di parlare qui degli errori di ortografia, così frequenti da confondere perfino le nostre più consolidate certezze grammaticali:
- UN scritto regolarmente con apostrofo davanti a nome maschile in vocale
- UN PO' scritto quasi sempre con l’accento
- tutti i monosillabi come STA, VA, FA, QUI ecc. invariabilmente scritti con accento. E tralasciamo anche costruzioni sintattiche così contorte da rendere la comunicazione di un pensiero più adatta a una seduta psicanalitica che a una conversazione politica.

Gli sfondoni che ci hanno divertito di più sono quelli legati al lessico pseudo-intellettuale e giornalistico o comunque a quel linguaggio che in passato suonava elitario e oggi la televisione ha reso popolare.

Una gentile donzella per esempio, dopo che io l'avevo provocata un po', sosteneva che i neutroni del mio cervello non sono del tutto a posto. Quello che io andavo raccontando erano infatti secondo lei solo dei belli aforismi.
Un fanatico berlusconiano invece, infastidito dai miei post, mi ha minacciato: “O la smetti di scrivere queste cose o ti segnalo ai curatori della pagina per farti cancellare il nick. Non scherzo: ti do un out out

Con più moderazione un tipo sosteneva invece che i giornalisti dovrebbero rispettare il codice d’ontologico: quando gli ho fatto notare che non vedevo il nesso fra questo ramo della metafisica e il giornalismo, mi ha detto che raggiravo il problema.
 
Un leghista "duro e puro" se l’è presa invece con gli immigrati ricordando che i carceri sono pieni di extracomunitari. E quando io ho criticato il suo modo di pensare mi ha allora accusato di essermi eletto a paladino degli africani.
“Capiti proprio a doc” mi ha scritto poi un altro appena sono intervenuto nella conversazione.
E dopo avermi insultato parecchio, ha dichiarato di essere pronto a rincalare la dose degli insulti.
  
Senza scomodare la lingua, ma solo la storia, è anche da citare quel tale che dava la colpa di tutti i mali dell'Italia di oggi ai “governi comunisti della prima repubblica”.
Quando gli ho detto che in Italia i comunisti non hanno mai governato e che anzi in tutta la Prima Repubblica non c’è mai stato neanche un ministro comunista ci è rimasto malissimo ed è stato zitto per un po’. 
Un’oretta dopo (dopo aver consultato wikipedia immagino) è tornato euforico scrivendo tutto in maiuscole “IGNORANTEEEE!!! STUDIA LA STORIA!!! MINISTRI COMUNISTI NELLA PRIMA REPUBBLICA CE NE SONO STATI!!! GOVERNO BONOMI 1943!!!”
Senza scomodare la storia stavolta, ma la geografia, vale anche la pena citare un altro episodio.
Avevo parlato male di un certo Sallusti, direttore del quotidiano "Il Giornale" di proprietà della famiglia Berlusconi. 
Un tale mi scrive “Tu ne parli male, ma lui non solo è bravo ma è famoso in tutto il mondo. Infatti ha vinto proprio ieri un prestigioso premio internazionale di giornalismo all’estero”. 
Incuriosito - e ammetto, molto meravigliato - sono andato a informarmi. Il prestigioso premio era stato organizzato da membri del Governo Berlusconi (Premio Balena Bianca). Quanto all’internazionalità dipendeva dal fatto che il premio era stato consegnato al giornalista a Saint Vincent, che nonostante il nome proprio all’estero non è.

Più divertente quando, fingendoci di estrema destra, abbiamo scritto frasi lunghe e contorte, apparentemente filo-governative, ma, se capite e interpretate, totalmente contrarie a Berlusconi e ai Berlusconiani. Queste frasi riscuotevano grande successo.
Una per tutte:
<Quando molti pseudo-intellettuali di sinistra tacciano gli appartenenti alla destra di ignoranza, analfabetismo, scarsi riferimenti culturali e inconsistenza argomentativa, dimenticano che se volessimo accettare una definizione così antropologicamente settaria della realtà italiana, comunque non sarebbe questo un argomento valido per dimostrare che invece a sinistra il livello culturale sia mediamente più alto, cosa che potrebbe essere invece con estrema facilità dimostrata con altri argomenti. La spocchia e l'atteggiamento di superiorità di quelli di sinistra mi sembra quindi solo una conseguenza di questa innegabile realtà.>
Mai avuto tante approvazioni dai berluscones come dopo questa frase: erano tutti tutti d’accordo con me.

E noi (stavolta citando un errore fatto da uno studente straniero molto simpatico) non potevamo far altro che ridere: ridere a crepapalle.
Anche se poi da ridere c'è ben poco...

 

QUALCHE NOTA

Nel cervello ci sono - almeno qualche volta - i neuroni e non i neutroni.
Si dice begli aforismi e non belli aforismi.
Aut aut è latino e si scrive aut aut. Out out è un inglese... e non si scrive!
Il codice deontologico dei giornalisti è il regolamento etico a cui tutti si dvrebbero attenere. L'ontologia è invece un ramo della filosofia.
Un problema si può forse aggirare: gli giro intorno cioè per non affrontarlo. Raggirare significa invece prendere in giro, ingannare: posso raggirare una persona facendole credere qualcosa di falso per poi imbrogliarla o truffarla. Ma difficilmente riusciremo a raggirare un problema assai poco disponibile a farsi prendere in giro.
Il carcere ha come plurale le carceri. I carceri è un errore, commesso peraltro di recente in una intervista anche dal nostro Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
Una persona che difende una minoranza si erge a paladino di questa minoranza. Quindi il verbo è ergersi a paladino. Nessuno potrebbe essersi eletto a paladino da solo, anche perché le elezioni... prevedono una certa partecipazione di elettori.
Capitare ad hoc significa capitare al momento opportuno. Doc invece è la denominazione di origine controllata dei vini buoni. Capitare a doc non esiste, ma forse è un complimento.
Rincarare la dose significa aumentarla. Rincalare... semplicemente non c'è, ma "calare" significa esattamente il contrario di aumentare.
Nel 1943 in Italia c'era ancora la monarchia. Il Comitato di Liberazione Nazionale, composto da tutte le forze antifasciste, dopo la fuga di Mussolini in nord Italia, mette in piedi un governo di emergenza al quale partecipano anche i comunisti. 
Niente a che vedere con la Prima Repubblica.
Saint Vincent è una bella città della Val d'Aosta. Italianissima.
Quando si ride tanto si dice ridere a crepapelle, da far esplodere la pelle.

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* Le immagini sono tratte dall'archivio di Alipes, arte e cultura nella pubblicità, di Giulia Grassi