Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Giulia Grassi

LE STAMPELLE
DELLA MONTALCINI

 
Gli sgarbi della politica alla Montalcini: una - deprimente - storia italiana

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Dal 2001 Rita Levi Montalcini è Senatrice a Vita. Quella di Senatore a Vita è una carica che spetta di diritto agli ex Presidenti della Repubblica e che viene conferita agli italiani che hanno dato lustro e gloria alla Patria "per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". Siede al Senato, perciò, senza essere stata eletta.

Questa sua particolare condizione è stata al centro di una feroce campagna politica
                                                             durante i due anni (2006-2008) del
Rita Levi Montalcini mentre vota in Senato

Governo Prodi, di centrosinistra.
Il Governo aveva una maggioranza di pochi voti al Senato e la partecipazione assidua ai dibattiti e alle votazioni della Montalcini, e di altri Senatori a Vita, ha permesso di far approvare alcuni provvedimenti importanti. L'opposizione di destra ha attaccato duramente questi senatori 'non eletti dal popolo' e di età avanzata, fatti oggetto di scherno e di battutacce ignobili. In particolare si è accanita contro di lei. L'ex ministro

Francesco Storace nell'ottobre del 2007 ha ironizzato pesantemente sulla sua età, proponendo di recapitarle un paio di stampelle: un'affermazione che ha provocato la reazione indignata del Capo dello Stato Giorgio Napolitano (click) e una lettera di risposta da parte della stessa Montalcini (click). Mentre sul web nei siti di destra si sono lette frasi di stampo razzista e antisemita come "La Montalcini è vecchia, ha i miliardi da parte e rompe pure i cosiddetti. È irritante, di profilo anche più odiosa" e "Che ci fa al Senato? Le darei un incarico politico nel ghetto".
Probabilmente non a caso, negli stessi giorni la Lega Nord ha proposto di eliminare gli stanziamenti per l'EBRI, il centro di ricerca fondato dalla Montalcini, previsti dalla legge finanziaria (anche se, fortunatamente, il Senato ha bocciato a larghissima maggioranza l'emendamento leghista, evitando una figura meschina all'Italia).

L'astio politico nei suoi confronti ha poi provocato un episodio scandaloso. Quando il 13 aprile 2008 la Montalcini si è recata al seggio per votare alle elezioni politiche, in una scuola di Roma, nessuno ha voluto cederle il posto per evitarle la lunga attesa. "Faccia la fila come gli altri", "Non esiste, anch'io ho fretta di votare" sono stati i commenti dei bravi cittadini romani in fila. Così, la premio Nobel di 99 anni ha atteso il suo turno, e in piedi, avendo rifiutato la sedia che il presidente di seggio le aveva offerto.
Un'offesa per ogni italiano, di destra o di sinistra che sia.