Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma

 
  Roberto Tartaglione


COLPO DI STATO
CANZONE DI STEFANO ROSSO

Una canzone di Stefano Rosso del 1975

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  Negli anni Settanta, in Italia, ci sono stati (almeno) due tentativi di colpo di stato. A differenza di quello che era successo in Grecia, in Portogallo o in Sud America, i "nostri" colpi di stato... non sono mai arrivati a una conclusione: per diversi motivi che non staremo qui a spiegare ora, all'ultimo momento è arrivato sempre un "contrordine" e l'azione militare si è interrotta.
Stefano Rosso, un simpatico cantautore di quel periodo, ha scritto una canzone che si chiama proprio "Colpo di Stato".
La sua non è certo una analisi politica del momento: ma la descrizione dell'atmosfera, dell'aria che si respirava in quegli anni e anche dell'atteggiamento degli italiani verso la possibilità di un colpo di stato  (o di un "golpe", come si diceva all'epoca) è davvero perfetta.
 

 

 E tra gente che gesticola con le armi
 E tra i nuovi santi illuminati al neon
 Sta nascendo un nuovo tipo di ideale
 Quello yankee tipo "fatelo da voi".
 
 E tra scioperi d'autonoma estrazione,
 Lo studente che si interroga da sé,
 Sta covando forse la rivoluzione
 Mentre la signora-bene prende il the.
 
 Colpo di stato... ma che colpo se lo stato qui non c'è?
 Colpo di stato e qui intanto farà il colpo del caffè.
 
 L'altra sera ha detto la televisione
 Si rafforzerà la polizia perché
 Ha concluso infine il capo protezione
 "Beh, non vorrei che poi colpissero anche me"
 
 Mentre tu che fingi poi di aver paura
 L'ignoranza è nelle cose che non sai
 E cerca insomma tu di farti una cultura
 E giù libri rilegati e letti mai.
 
 Colpo di stato... ma che colpo se lo stato qui non c'è?
 Colpo di stato... metti la benzina e il colpo prende a te.
 
 E c'è chi fa l'estremista per prudenza,
 Chi comanda rappresaglie e lui non c'è,
 Chi riempie di farina la credenza,
 Chi fa guerra blaterando nei caffè.
 
 Poi c'è chi cercando la rivoluzione
 Ha trovato infine le comodità,
 Chi confonde il pranzo con la colazione,
 Chi confonde la salute con l'età.
 
 E da migliaia d'anni non cambia la storia,
 Giulio Cesare, Cavour, Testa Pelata,
 E il copione ormai lo san tutti a memoria
 È la solita, non cambia la menata.
 
 Colpo di stato... ma che colpo se lo stato qui non c'è?
 Colpo di stato... "Vai allo stadio?
 Aspetta, vengo insieme a te!"










 

 

Gente che gesticola con le armi - Negli anni Settanta l'uso delle armi fra gruppi politici era non raro. Anzi.

Scioperi d'autonoma estrazione - scioperi organizzati da gruppi estremisti che negli anni Settanta si definivano "autonomi"

Lo studente che si interroga da sé - Alcuni professori garantivano agli studenti la possibilità di autovalutarsi dopo l'esame e di darsi un voto da soli


 

Testa Pelata - Si riferisce evidentemente a Mussolini, anche se oggi si potrebbe pensare ad altri

Menata - modo un po' volgare per dire "stupidata"

 

 

 

   

 


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